Archivio di quartiere – storia n. 3

La mia scuola elementare si trovava in via Giovanni Laterza ed era formata da singoli locali a livello stradale, non si trovava in un classico edificio scolastico. Di quei locali oggi ne rimane intatto uno, all’interno posso vedere ancora il pavimento originale, anche se è occupato da un’autofficina.


A scuola andavo rigorosamente da sola, a piedi, abitando molto vicino.
Nella mia classe c’erano banchi di legno. Su ogni banco c’erano dei fori per posizionare il calamaio. Io, però, ho imparato a scrivere con la penna a sfera. Scrivere su quei banchi ti faceva vivere un po’ fuori dal tempo.
La mia maestra era una persona molto dolce. Abitava all’interno del vicino complesso delle case popolari e mi è capitato spesso di farle visita anche dopo la fine della scuola.

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VIA-LATERZA-3
CIRCOLO DIDATTICO RE DAVID IN VIA G. LATERZA, 1967


Mi piaceva andare a scuola, era un luogo a me caro.  Ma se devo pensare con nostalgia ad un luogo del quartiere non posso che ricordare la drogheria del Cavalier Carlo De Girolamo, una persona a modo. Era sempre avvolto nel camice da lavoro e portava gli occhiali. Il suo negozio era piccolo e si trovava in via Giulio Petroni, credo dove ora c’è un giornalaio, nel locale accanto alla storica macelleria Signorile.
La drogheria era coloratissima. Si poteva acquistare qualsiasi prodotto.  Dolci e caramelle trionfavano in vetrina, diventando una tentazione per grandi e piccini, una vera festa per gli occhi!
Bastava spostarsi di qualche passo a sinistra per entrare nell’enoteca “La Cantina”, dove si potevano acquistare vini e bevande di ogni tipo. Negli ultimi anni, in quel locale, si sono succedute diverse attività di ristorazione che, mantenendo lo stesso nome, hanno continuato a ricordarne la presenza fino agli anni ’70.
Ricordo anche la merceria in via Laterza. È ancora lì. Quando ero bambina ci andavo spesso con mia madre. Si producevano bottoni di stoffa con un macchinario che conservano ancora.
Un altro luogo che ho vissuto sin dall’infanzia è la chiesa Santissimo Sacramento. I miei ricordi sono legati al periodo natalizio. Ci andavo spesso in occasione della Novena dedicata a noi bambini. Un anno vinsi, partecipando alla lotteria parrocchiale, un bambinello, statuetta che ancora oggi trova posto nel presepe di famiglia!
Poi c’era l’abitudine, ogni sabato, di raggiungere corso Sicilia, l’attuale corso Benedetto Croce, per acquistare il caffè dalla SICA. Ricordo il suo buonissimo profumo. I chicchi di caffè erano macinati al momento e trasformati in polvere. Sui sacchetti si apponevano dei timbri che, come in una raccolta punti ante litteram, davano diritto a ricevere premi di valore proporzionato.


Il mio luogo del cuore tra i tanti? Non può che essere il chioschetto dei gelati dei giardinetti della chiesa russa! Lì c’era il mio asilo e ogni giorno mia nonna, che si chiamava Teresa, mi accompagnava ed aspettava la mia uscita per riaccompagnarmi a casa. Ho mangiato tantissime granite al limone!

  • Autofficina
    in via G. Laterza
  • Scuola materna “della Chiesa Russa”,1964
  • “Premio Caffè SICA”

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